Coach Cavina: “sono certo che i nostri tifosi ci spingeranno”

Vanoli
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19 Giugno 2023 – 15 Ottobre 2023. 118 giorni; tanti domenica ,“a las cincos y media de la tarde”, i giorni passati dall’ultima gara a palazzo per la Vanoli. E l’ultima volta, che ve lo dico a fare, è stata una delle più belle volte a palazzo.

Si percepisce in giro un friccicorìo per questo esordio al PalaRadi; non è altro che l’onda lunga di quella sera che sta ancora risaccando come ogni onda che si rispetti, e quindi è parecchio plausibile che domenica “a las cincos y media de la tarde” sarà come se il 19 Giungo 2023, data della promozione i serie A, e il 15 ottobre 2023, data della prima a palazzo in serie A, vengano uniti dal un filo invisibile, sottile ma solidissimo,  e il cerchio venga chiuso.

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Un cerchio nel quale ci sta un po’ di tutto; il ricordo di una annata spettacolare e la speranza di un’annata da ricordare, il ricordo di un popolo ritornato partecipe e la sicurezza che lo sarà ancora quest’anno, il ricordo di una squadra che ha vinto tutto e la certezza di un’altra che butterà il cuore oltre l’ostacolo, il ricordo di chi se n’é andato ma che rimarrà sempre nei cuori del popolo vanoliano e la convinzione che pure i nuovi ci entreranno a vele spiegate…

Ora io dovrei parlare anche di faccende riguardanti la partita con Sassari in sé, ma preferisco non farlo; primo perché lo ha già fatto coach Demis Cavina e trovate tutto qua sotto, secondo perché il Ciranone vostro è straconvinto che il popolo vanoliano stia lentamente ma inesorabilmente friggendo nell’attesa che arrivi domenica “a las cincos y media de la tarde”.

Friggi popolo vanoliano, friggi e presentati a domenica a palazzo “a las cincos y media de la tarde” carico come una intera batteria di boiler per trasformare la certezza del coach in una inossidabile sicurezza.

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Di seguito le dichiarazioni del coach riportate dall’Ufficio Stampa Vanoli Baket.

A Trento sono state spese tante energie, la squadra come sta?

«La squadra sta abbastanza bene. Zegarowski è l’unico giocatore monitorato ma non desta preoccupazione: è normale dopo tanta inattività tornare sul parquet, fare una partita ufficiale di quell’intensità e soprattutto allenarsi ai nostri ritmi. L’aspetto emotivo è predominante: ora è presto, come chimica di squadra dobbiamo migliorare e lo sappiamo. La squadra ha tanta voglia e in questo senso abbiamo lavorato per mantenere quest’energia per domenica. Dobbiamo ripeterci dal punto di vista offensivo e migliorare tantissimo dal punto di vista difensivo. Abbiamo rivisto la partita e sappiamo quali sono state le pecche soprattutto iniziali contro Trento, ma sono certo che l’esperienza maturata ci aiuterà: questa squadra ha bisogno di fare esperienza in campo e sono certo che la squadra migliorerà»

C’è tensione per l’esordio al PalaRadi?

«Non è questione di tensione, non ne do mai una lettura positiva. Dal punto di vista emotivo è stato un approccio particolare e penso che sia mancata l’esperienza. Non dimentichiamoci che siamo una squadra con poco vissuto in questo campionato ma abbiamo tutte le qualità per rimanere e fare sempre meglio. Sono certo che tanti giocatori alla prima esperienza avranno davanti a sé una grande carriera e quindi dobbiamo cercare anche come staff di agevolare la “rottura” del ghiaccio dei giocatori»

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Che cosa manca per raggiungere questo equilibrio?

«Penso che sia l’aspetto difensivo, il rendersi conto cosa serve, riuscire a fare le cose al momento giusto, cose che sono mancate nell’approccio di Trento e che verranno solo col tempo. La responsabilità è dello staff di accorciare questo processo di consapevolezza. Penso che giocare aiuti e sarà già meglio nella prossima partita»

Cosa ti preoccupa di una squadra come Sassari?

«L’aspetto tecnico tattico passa in secondo piano. Sassari ha grande qualità, ha avuto un precampionato difficile con infortuni ma l’aspetto emotivo è quello che mi preoccupa di più anche da parte loro. Vengono da una brutta sconfitta casalinga e conoscendo l’esperienza di coach Bucchi e le qualità del suo staff e dei giocatori che ha a disposizione sarà per loro una prova di rilancio. Al di là dell’aspetto tecnico-tattico, penso che sia l’aspetto emotivo quello più importante. Si giocherà sul piano nervoso come tutte le partite di campionato. Le squadre devono ancora acquisire meccanismi e conoscersi, l’aspetto emotivo conta tanto e in questo momento è l’aspetto principale. Penso che le squadre cominceranno a far vedere le loro vere qualità tra un mese; la componente emotiva sarà la più importante»

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Coach Cavina è un ex della partita avendo allenato Sassari per due volte, dal 2007 al 2009 e nel 2021.

«Quando penso a Sassari penso a una delle mie tante seconde case. La seconda esperienza è stata più breve rispetto ai primi 2 anni fantastici, ma ho mantenuto grandissime amicizie, ho tanta stima della società e di chi la compone. Bello ritrovare persone con cui hai condiviso in tempi diversi tanti momenti belli ed è certamente un prepartita particolare. Ovviamente vicino alla partita si pensa solo alla gara, ma se penso a Sassari è sempre un piacere, l’ho vissuto bei momenti anche non positivi ma sempre momenti di crescita»

La partita contro Sassari sarà anche l’esordio casalingo di fronte al pubblico cremonese: «Le aspettative e gli attestati che abbiamo ricevuto in questi mesi si trasformeranno in energia positiva al palazzetto. So che ci sarà una bella atmosfera, sicuro. Non ho più aggettivi anche per chi ci ha seguito a Trento e per tutti quelli che hanno seguito nel cammino dello scorso anno. C’è tantissima fiducia che è un sentimento diverso dell’aggressività di un tifo e questo lo sentiamo. Se si trasformerà anche domenica penso che ci sarà un bel clima e sono certo che i nostri tifosi ci spingeranno»

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